Facebook ospiterà i videoclip musicali ufficiali

Lanciata la sfida a YouTube

Il fondatore di Facebook sogna di far coincidere l’esperienza di navigazione del web con la permanenza sui suoi social; far sì che gli utenti identifichino le sue piattaforme (Facebook, Instagram, Whatsapp) con Internet stesso. L’obiettivo – come scrive Simone Pieranni in Red Mirror- è quello di diventare il WeChat occidentale. Quest'ultima è l’app che in Cina (e soltanto in Cina) offre un’esperienza telematica totale e pervasiva, ricoprendo quasi tutte le possibilità offerte dalla rete.

L'obiettivo è difficile ma non spaventa il colosso di Menlo Park che punta a trattenere, per sempre più tempo, i suoi utenti all’interno delle sue piattaforme. Le ultime mosse in tal direzione sono state l’annuncio di Reels, una nuova funzione di Instagram per competere con TikTok già attiva in India e in Brasile, e l’arrivo dei videoclip musicali ufficiali su Facebook.

Dal primo agosto, Facebook permetterà agli artisti di caricare automaticamente i propri videoclip musicali su Facebook Watch. Stando alle notizie per ora disponibili, il funzionamento sarà molto simile a quello di YouTube. Facebook potrà infatti ricevere i video direttamente dalle case discografiche e dai distributori ed esentare gli artisti dal caricarli sulle loro pagine ufficiali.

Poi, anche qui come YouTube, se gli artisti non dovessero autorizzare la condivisione automatica, Facebook potrà creare una pagina dell’artista a se stante, in cui aggregare la musica caricando dei video statici. La funzione, per ora, sarà limitata agli Usa che costituiranno un banco di prova importante per capire se Facebook possa seriamente competere su YouTube. Quest'ultima è ancora la protagonista principale nel campo del videostreaming musicale.

Secondo quanto riportato da Bloomberg, la decisione sarebbe stata presa anche sfruttando il malcontento per YouTube di alcune delle più importanti case discografiche, come Warner Music Group, Sony Music Group e Universal Music Group. Queste già da tempo considerano esiguo e non adeguato il pagamento delle royalties dei videoclip da parte di YouTube, considerato il consumo che essi generano. Inoltre, accusano la piattaforma di non fare abbastanza per contrastare la pirateria e l'appropriazione indebita della musica.

Videoclip musicali su Facebook, considerazioni

Il giornalista musicale Fabrizio Galassi sul suo sito spera che «questa guerra tra titani possa portare nelle tasche dei musicisti ed etichette un po’ più di economia, oltre che alla necessaria visibilità».

La scesa in campo di Facebook potrebbe innescare una corsa tra le due piattaforme ad accaparrarsi gli artisti, offrendo loro remunerazioni migliori dalla monetizzazione. Ma la sensazione è che in queste dinamiche il parere di musicisti e degli altri diretti interessati sia molto marginale se non del tutto nullo.

L’arrivo di una nuova piattaforma musicale può certo contribuire a una maggiore visibilità, con annessi vantaggi. Gli artisti con grandi bacini d’utenza possono ulteriormente aumentare il loro pubblico e i loro guadagni, ma i più ‘piccoli’ senza adeguate scelte possono andare incontro ad una progressiva dispersione del proprio lavoro con conseguente riduzione dei propri guadagni.

La situazione è ancora in divenire e quindi tocca aspettare per capire cosa e come cambierà. Tenetevi pronti per nuovi aggiornamenti.