Migliaia di lavoratori dello spettacolo in Piazza del Popolo
Il mondo dello spettacolo è tornato in piazza per manifestare contro le chiusure dovute alla pandemia che ci ha colpiti ormai un anno fa.
La manifestazione si inserisce in una campagna di comunicazione internazionale promossa dalla rete We Make Events nata in Inghilterra ed oggi adottata in tutto il mondo e sostenuta da artisti come Mick Jagger.
La prima manifestazione in Italia si è svolta lo scorso ottobre in Piazza del Duomo a Milano dove, 500 bauli, fecero sentire il loro silenzio. Cinquecento rappresentanti del settore musicale, teatrale e fieristico scesero in piazza in nome di una categoria che da un anno è ferma in balìa delle decisioni prese dal Governo e dal CTS (Comitato Tecnico Scientifico).

Anche gli artisti in piazza a sostegno dei lavoratori
Ieri, sabato 17 aprile, la manifestazione – organizzata dall’APS Bauli in Piazza - si è ripetuta a Roma. In Piazza del Popolo – vestiti simbolicamente di nero – sono arrivati da tutta Italia fonici, tecnici delle luci, manager e non solo. Mille i bauli schierati nella piazza ai piedi del Pincio, come simbolo dei lavoratori che operano nei backstage.
La manifestazione, come hanno sottolineato più volte gli organizzatori, si è svolta nel pieno rispetto delle norme anticovid, ad ognuno degli iscritti sono stati consegnati gel, mascherina e t-shirt. Tra gli artisti in piazza Max Gazzè, Brunori SAS, Daniele Silvestri, Fiorella Mannoia, Roy Paci, Piotta, Diodato, Manuel Agnelli, Emma, Alessandra Amoroso. Salutato tra gli applausi del popolo dei lavoratori, Renato Zero che ha dichiarato: “La musica ha sempre guarito il cuore di tutti”.

Le richieste dei tanti lavoratori
Il focus della manifestazione è la richiesta di un fondo da erogare a tutti i lavoratori dello spettacolo, sia a discontinui che possessori di P.Iva, al fine di garantire – seppur minimamente – continuità di reddito; immediato sostegno economico per le imprese della filiera basato sul fatturato annuo di spettacoli ed eventi; calendarizzazione per una graduale ripartenza del settore; riforma del settore con particolare riferimento alla previdenza e all’assistenza dei lavoratori dei settori coinvolti.

Non pochi rumors si sono registrati a seguito dell’autorizzazione da parte del Governo di ammettere il pubblico negli stadi, proprio allo stadio Olimpico di Roma, per la partita inaugurale, a giugno, degli Europei 2021. Ad intervenire nei giorni scorsi, Cristiano Baldo, tour manager di Bugo, il quale ha dichiarato: “Qualcuno dovrà spiegarci perché in uno stadio la gente si può sedere una seggiola sì e una no mentre le uniche categorie che sono rimaste fuori dalle riaperture sono cinema e teatri”.
Il ministro Dario Franceschini intanto, cautamente, accenna a possibili riaperture, nelle zone gialle, di cinema e teatri all’aperto mentre per i luoghi al chiuso ha prospettato un possibile aumento della capienza ma rimandando ogni definitiva decisione al CTS.